Criteri
La vita ci concede tante cose, positive e negative: io penso che per valutare la gravità di una situazione l’unico criterio ragionevole sia chiedersi: mi assoggetterei io a ciò? vi assoggetterei mio figlio o la persona che amo?
E nemmeno questo è sufficiente perché la nostra mente può essere deformata da un’infinità di fattori esperienziali o d’altro tipo.
I miei valori, tuttavia, mi suggeriscono che il bene più prezioso sia la libertà, e — subito dopo — la salute: cose, queste, che per nessuna ragione dovrebbero mai essere eradicate da un individuo, tranne che per sua precisa scelta.
La mia coscienza è pulita, ma non ho deciso di vivere le cose che ho vissuto nella mia vita, com’è logico che sia (chi mai decide ciò che casualmente accade?)
Però gli esiti di una situazione sono comunque in certa misura rilevanti per ricavarne un giudizio complessivo sulla stessa.