Evoluzione delle chat gay

Credo che la prima volta che sono entrato in una chat gay fossi un sedicenne e pensavo di essere semplicemente curioso.
In questi tredici anni, Internet e la società si sono trasformati parecchio ed anche questo mondo ne ha seguìto le orme. Riporterò qui alcuni cambiamenti particolarmente evidenti:

  • Lo strumento tecnico si è modificato, di pari passo con le evoluzioni dell’informatica: una volta era il semplice IRC, poi è divenuto IRC ed Msn, oggi si usa una chat web-based in unione ad Msn e Facebook.
  • Ai tempi di IRC ci si scambiava le foto, quando le si aveva, inviandosi i file: la webcam era un lusso raro che capitava un paio di volte l’anno e c’era addirittura chi non aveva nemmeno il cellulare. Poi si è iniziato a sfruttare invece Msn (che ora si chiama Windows Live Messenger) per mostrarle: oggi ci si vede direttamente in webcam.
  • Una volta, ed erano solo dieci anni fa, spesso ci si identificava unicamente con la provincia di appartenza ed un nome fittizio, e magari ci si vedeva nel capoluogo: c’era una tale paura di essere scoperti e subire chissà quale ostracismo sociale che ogni tentativo di spillare qualche altra informazione si rivelava totalmente inutile. Succede ancora, mi dicono, nei paesini del Sud.
  • Dieci anni fa, a differenza di ora, dopo quasi ogni incontro che non sfociasse in un colpo di fulmine, ci si perdeva immediatamente di vista. Sì, si aveva il cellulare, d’accordo: ma spesso c’era l’imbarazzo di usarlo solo per un saluto con chi non si conosceva benissimo. Poi, con la nascita di Msn, le cose hanno iniziato a cambiare: ora si poteva restare in comunicazione, ma non era raro che gli argomenti di conversazione scarseggiassero e, magari  per non mostrarci troppo opprimenti, si finisse per bloccare l’altra persona; la vera rivoluzione è stata portata da Facebook che ha dato a tutti la possibilità di tenere i contatti con gli altri in modo efficace e non invasivo .
  • Il gergo delle chat gay è più o meno rimasto lo stesso; è mutato invece completamente il significato dell’aggettivo «serio»: solo qualche anno fa significava «che non cerca sesso sùbito» invece ora sono venuti fuori gli attivi seri ed i passivi seri, e mi è talvolta difficile distinguerli da quelli poco seri: si vede che ancora devo imparare.
  • Fortunatamente è andata a calare la presenza dei sedicenti bisex; tuttavia resistono ancora, come elemento decorativo, molti «etero», spesso passivi.

Tutte queste novità, però, impallidiscono a confronto di ciò che possono descrivere coloro che in slang si chiamano maturi: c’è davvero un abissale differenza con il mettere annunci su di un giornale, aggiungendo il codice fermoposta. E magari, come mi veniva raccontato, finire con l’avere una relazione con qualcuno che nemmeno ci piace ma che è «l’unico che si trova».
Oggi molti ragazzini mi dicono senza problemi che sono già venuti allo scoperto nella loro classe di appartenza; e qualcuno aggiunge di non avere mai fatto incontri tramite chat, ma di aver avuto le prime esperienze con compagni di scuola o amici di amici.

Tutto ciò è meraviglioso: spero arrivi presto il momento in cui sia all’ordine del giorno incontrare i propri partner gay nella vita quotidiana. Davvero per caso.



Questo è un post di admin scritto in data 15 Maggio 2011 alle ore 13:36 e appartiene alla categoria Gay life. Puoi seguire i commenti a quest'articolo attraverso un feed apposito. Sei invitato a lasciare un commento. Non è consentito il ping.

Un commento

  1. Dario ha detto:

    io non potrei mai incontrare qualcuno per caso perchè svolgendo una vita da etero e non frequentando posti gay sarebbe praticamente impossibile entrare in contatto con i miei “simili”
    Ricordo che 6-7 anni fa, quando ero agli arbori, facevo uso del mitico programma netmeeting e mai avrei avuto il coraggio di incontrare qualcuno. Forse le cose stanno cambiando, chissà, e non mi dispiacerebbe poter incontrare un ragazzo in una situazione puramente casuale, un po’ da film cinematografico e mentale che tempo fa mi facevo, ma che oggi è sempre più utopia

    P.S.: ti ho scritto una mail sul tuo indirizzo di posta gmail, non so se ti è arrivata ma non ho ricevuto risposta….

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