Francesco
Francesco ha 19 anni e parecchia esperienza sulle spalle come indomabile latin lover di belle ragazzine.
Ma in verità lui è gay – lo ha scoperto da poco – e vorrebbe incontrarmi per dare il primo bacio della sua vita ad un ragazzo.
Per questo, dice, desidera che sia per strada, non in auto: perché ha già immaginato la scena, nei suoi sogni, e vuole accada in un parco, con gli alberi a fianco a fare da cornice ed il profumo della sera che ingentilisce l’aria.
Mi ha detto che gli piaccio così tanto che pensa andrò bene per questo ruolo importante.
E, se un giorno non mi trova online, poi dopo mi lascia questi messaggi:
Io non so se accetterò, questo ricordo è fondamentale nella vita di una persona. Se lo facessi, spero di fargli trascorrere le ore più belle che sono capace di regalare ad un essere umano.
In ogni caso, tutte le volte che ho incontrato qualcuno più giovane, non ho mai né illuso, né fatto soffrire nessuno. Nemmeno ho mai forzato la mano sul piano sessuale, anzi spesso impartivo a volo qualche breve lezione di prevenzione delle MST.
E se per caso notavo di piacere davvero, continuavo sempre a dare corda, anche solo per non deludere, ben sapendo comunque che dopo poco si sarebbe stancato l’altro.
Alla fine penso sia una bella cosa poter regalare qualche carezza ed un po’ di felicità.
Ed il contraccambio che ricevo è quello di poter respirare, di seconda mano, l’ottimismo della prima gioventù, quello che ti fa credere in un mondo di sogni con un incantevole principe azzurro pronto a discendere, solo per te, da un maestoso palafreno.
A quell’età non vedono l’ora di percorrere a perdifiato quel sentiero e poi gettarglisi ai piedi, proclamando in un urlo disperato il loro amore eterno.
Non sospettano, invece, che spesso la vita andrà a complicarsi sempre più, e sovente gli capiterà di rimpiangere il tempo in cui, con tanta faciltà, erano capaci di sognare, amare e condividere.