Il tumore di Pablo
Ho redatto le righe che seguono in un giorno in cui scrivere mi era particolarmente difficoltoso, sicuramente perché avevo dormito poco. Pensai allora di delineare almeno la bozza di un romanzo.
Il tumore è un pretesto narrativo per l’elencazione di una serie di deficit, alcuni presenti da sempre, altri temporanei e intermittenti. Tale lista ha la funzione di introdurre dei prolegomeni narrativi: infatti ogni capitolo dell’opera che ho in mente si dedicherà a considerare le ripercussioni di ciascuna limitazione sull’esistenza del protagonista.
Pablo, tumore cerebrale e varie metastasi.
Pablo non ricorda data;
non ricorda tante cose delle lingue e non sa più parlarle adeguatamente, nonostante ne conosca il lessico; tuttavia, quando prende le medicine contro l’edema, è di nuovo in grado di esprimersi con sicurezza e fluidità;
l’apprendimento gli è più difficoltoso;
non riesce a fare l’interprete in simultanea tra lingue che conosce e in generale ad eseguire due cose contemporaneamente;
le sue capacità retoriche e discorsive sono peggiorate (oggi esita a volte mentre parla, dimenticandosi continuamente quello che sta per dire, e in certi momenti non è più in grado di improvvisare un discorso senza scrivere prima la scaletta di quello che dirà);
non ricorda molti concetti appresi a scuola o per conto suo;
non ha buona memoria a breve termine;
non sa disegnare;
ha una mobilità dei muscoli facciali limitata;
scrive con maggiore sforzo e soprattutto ha difficoltà nei componimenti lirici e nella redazione di racconti fantastici completamente inventati;
ha difficoltà nel tenere a bada la rabbia;
non ricorda i propri sogni;
distingue destra e sinistra con maggiore difficoltà;
talvolta ha problemi nel badare all’igiene personale;
non sa cantare da solo con una normale base musicale ed anche accompagnarsi ad altri gli è diventato difficile;
non ha coordinazione motoria, perciò per esempio ballare la macarena e gli altri balli latinoamericani gli risulta difficile;
non distingue con precisione le sfumature ed abbinare i colori non è il suo punto forte;
non sa fischiare, spernacchiare, fare un palloncino con una gomma da masticare;
è stato in palestra a lungo, ma non ricorda esercizi basilari che ha eseguito tante volte;
non respira bene e gli manca l’aria;
non riesce a montare e smontare oggetti complessi con faciltà, né ad eseguire puzzle;
il suo gusto e l’odorato sono molto peggiorati;
ha poco senso dell’orientamento;
ricorda con difficoltà i nomi delle strade e delle persone;
non assimila pienamente ciò che legge: spesso non associa le parole ai concetti corrispondenti, o non riesce ad esempio a comprendere con immediatezza a cosa alcuni pronomi si riferiscano; ne segue che un testo scritto in modo non elementare non è più alla sua portata o richiede un grande lavorio;
non ricorda quello che ascolta, pertanto ascoltare ad esempio uno show radiofonico non è più alla sua portata;
non ricorda i titoli delle canzoni;
frequentemente non può interpretare numeri con diverse cifre nelle lingue straniere;
non può seguire un film con molti personaggi e ha difficoltà con quelli con pochi; in passato aveva difficoltà solo con i film complessi, segno di qualche lesione possibilmente di differente natura; idem dicasi per i libri;
non riconosce le facce che non conosce intimamente, anche se di persone famose;
aprassia (difficoltà nello sbucciare la frutta, nel cucinare, nell’eseguire le faccende di casa, nel piegare vestiti, nell’abbottonare camicie, nel maneggiare oggetti delicati, etc.);
non è in grado di giocare, ad esempio, a ping pong;
difficoltà nel riconoscere alimenti, piante, fiori, animali, frutti, tessuti, eccetera;
difficoltà nel memorizzare i nomi di persone appena incontrate;
scrive al computer usando solo un dito;
sopravvenute difficoltà nella guida (parcheggiare, retromarcia, sorpassi, consapevolezza della propria posizione nella carreggiata);
impossibilità di seguire una partita di calcio;
l’arte gli comunica poche sensazioni;
a volte legge senza capacità recitative;
la sua creatività non è più la stessa di un tempo;
la musica gli trasmette meno emozioni;
avverte ridotta sensazione di piacere (nel sesso, nell’assumere alcol, e così via);
ora si ubriaca con difficoltà;
quasi assente stimolo di far sesso e il pene funziona male (o per nulla) con capacità erettive, eccitative ed eiaculative alterate; non riesce più ad eccitarsi quando assiste a qualcosa di eccitante, ma ha bisogno di stimolarsi manualmente;
forza muscolare ridotta;
ridotta sensazione di paura e di vergogna;
allentamento dei freni inibitori;
non può più piangere;
sopravvenuta marcata insensibilità a tutto ciò che accade attorno a lui e ridotta capacità di emozionarsi o provare sentimenti affettivi;
non trova alla sua portata imparare a suonare uno strumento;
difficoltà nell’identificare la posizione geografica di un luogo;
non sa giocare a carte in modo soddisfacente;
impossibilità di apprendere sistemi di scrittura usati da altre lingue;
difficoltà nel parlare una lingua con i casi;
difficoltà nel leggere il pentagramma;
difficoltà in geografia, storia, anatomia, mitologia, matematica, chimica, disegno tecnico e artistico;
peggioramento nella velocità e nella accuratezza della calligrafia;
difficoltà nell’interpretare immediatamente nomi come cugino, nuora, e così via;
peggiori qualità e durata del sonno, continuamente interrotto e con sveglia molto presto;
difficoltà nelle parole crociate e giochi similari;
difficoltà nel lavare alcune superifici dentali;
scarse abilità natatorie;
impossibilità, a differenza degli altri, di discutere con persone che siedano lontane in locali moderatamente rumorosi;
VARIABILITÀ di alcuni e solo alcuni di questi sintomi, probabilmente per via del riassorbimento dell’edema che circonda queste masse tumorali. Molti sintomi invece sono sempre stati lì e mai andati via, altri sono insorti in tempi più recenti, altri ancora sono stati risolti.
Pablo deve quindi rinunciare a fare tutte (alcune di?) queste cose?
Anche riguardo alla voce (intesa come tonalità ed estensione nel canto) Pablo ha notato alterazioni significative.