Can I Be Saved? - www.twitter.com/canibesaved

Non capisco perché oggi ho decisamente una vena romantica ma credo compenserò prossimamente, parlando di cose laide e lussuriose :D

Cosa stavo per dire? Dunque: tra le mie tante passioni, una – un po’ particolare – è quella di studiare il funzionamento del cervello.
La materia è vastissima e piena di fascino: a seconda dell’angolo da cui si voglia guardare, si scoprono implicazioni e prospettive nuove, tutte particolarmente interessanti per la mia esperienza personale.

Per esempio, spunti molto particolari per me sono:

• Le patologie del cervello (Alzheimer, demenza, tumori, etc.)
• Come funziona la memoria
• Il cervello di un poliglotta
• Il cervello di un individuo dipendente da una qualsivoglia sostanza, il quale cervello continuamente produce il messaggio: “assumila”
• Il cervello e l’innamoramento (ci sono diverse similitudini con le droghe)

E potrei continuare, ma non voglio annoiarvi. Son tutte cose, comunque, che mi diverto ad approfondire.

Oggi voglio parlarvi di quest’uomo, che un tempo era un acclamato musicologo ed ora, a seguito di un’encefalite, riesce a ricordare le informazioni soltanto per trenta secondi.

Ha conservato la memoria procedurale per cui è ancora in grado di suonare il pianoforte, però ha dimenticato la sua vita. Vive continuamente con il vuoto in testa perché è come se ricominciasse ad esistere ogni mezzo minuto.
Quando lo hanno incoraggiato a tenere un dario, le sue pagine erano tutte uguali:

8:31 AM: Now I am really, completely awake.
9:06 AM: Now I am perfectly, overwhelmingly awake.
9:34 AM: Now I am superlatively, actually awake.

Le righe precedenti erano cancellate poiché l’autore non riteneva di averle scritte.

Ebbene, quello che mi commuove particolarmente, in tutta questa vicenda, è che Clive Wearing – questo è il suo nome – non ha mai dimenticato di amare la moglie. Miracolosamente.

Guardate, quindi, questo breve documentario in inglese sulla sua vicenda ed osservate come è contento di rivederla: quando la saluta crede che non si incontrino da secoli.
E se poi gli chiedono delle sue condizioni di salute risponde di non aver mai visto un medico perché, ovviamente, non ricorda.

Insomma, ecco: mi colpisce così tanto vedere la prova dell’esistenza di un sentimento così forte che manco una malattia del cervello può distruggerlo.