Masochismi adolescenziali

Han da essere molti quelli che, da adolescenti, si richiudevano in camera a sorbire canzoni deprimenti, quand’erano tristi.

Oggi, per caso, ho ritrovato il vinile con l’incisione del brano da me preferito per farmi male; (ovviamente, anche e soprattutto allora, mi distinguevo dalla massa: snobbavo MTV e mi rifugiavo nella musica napoletana.)

Così l’ho riascoltato, stavolta con un sorriso a trentasei denti, del quale forse nemmeno saprei ben spiegare l’origine: magari è solo che sono cresciuto.

Il testo è angoscioso, certamente: ma trovo sia poetico, ben formulato; almeno, sa ricreare dentro di me l’immagine di un ragazzino romantico, fatalista, estraniato dal mondo, pieno di ideali e povero di concretezza.

Di sicuro non è musica per tutti gli orecchi.
Però gli appassionati del genere – la voce è quella di Antonello Rondi – dovrebbero rivalutarla: invece perfino l’autore l’ha accantonata.

Sarò forse l’unico a ricordarla con tenerezza?

It all boils down to this. Back then, I sometimes felt lonely and desponded.

Now I may be more or less alone, but I sure am quite confident and upbeat about the whole point.





Questo è un post di admin scritto in data 17 Luglio 2011 alle ore 22:32 e appartiene alla categoria Personale. Puoi seguire i commenti a quest'articolo attraverso un feed apposito. Sei invitato a lasciare un commento. Non è consentito il ping.

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