Nottetempo
E, quasi mentre rincaso, apro Twitter, guardo il blog, faccio partire il word processor ed inizio a pigiare tasti, più o meno per abitudine.
Non ho troppa voglia di scrivere ultimamente, ma ancora ritorna. Però lo sapete: ormai vi ho già raccontato molte cose di me e comunque c’è sempre il feed per tenerci in contatto.
Ho voglia, boh. Di essere felice. E sereno un po’ mi ci sento: non sempre certo, ma a volte sì.
Ho voglia di guardare il mondo e curarmene con moderazione. Perché sono un po’ una bestia rara e non posso star dietro agli schemi.
Ho voglia di dormire, anche. È tardi, ho sonno, per di più si assomma anche un leggero mal di pancia. Ma sono dettagli futili, no? Magari no, perché questo è un post più intimista del solito.
E dunque osservo, penso, guardo, scruto. Sorrido di me stesso e dei miei alambicchi, talvolta troppo limpidi, tal altra meno. Oppure m’azzardo a catturare un ragionamento che, per dispetto, è già fuggito via e ne ha trovati, lungo la via, mille altri ad anticiparlo sul cammino.
E cosa volete farci, cari lettori? Voglio lasciarvi con una musica dolce, non ho deciso quale.
Alla fine le casse non vanno e non mi garba di smanettare. Allora buonanotte o buon proseguimento a tutti.