Riflettendo su sesso e amore

Ieri sera chattavo col mio ex e riflettevo: sono contento di aver fatto certe cose solo con lui.
Poi mi sono anche soffermato a chiedermi perché quel pensiero mi attraversava la mente.
Ed il senso era: sono contento delle volte che ho fatto l’amore con lui, sono stati momenti importanti e significativi alla luce di ciò che mi legava alla sua persona.

Forse che io conferisco chissà quale importanza al sesso? Più che altro, penso che il suo valore dipenda dalla persona che in quel momento è con me.
A mio modo di vedere è perfettamente lecito attribuire ai piaceri venerei la mera funzione di svuotamento dei testicoli – ci può stare, è quel che accade, non vedo perché negarlo – però non possiamo, secondo me, dar loro lo stesso significato indipendentemente dal partner e dal sentimento che ci lega a lui.

Io credo debba esserci una differenza tra sesso e amore.
Il sesso può darmelo chiunque. Che motivo avrei di preferire una persona rispetto ad un’altra? Visto che stiamo considerando soltanto l’aspetto materiale della cosa, io credo vi possa essere soltanto una ragione.
Ossia, esteticamente, quella persona mi piace più degli altri (o, a limite, ha un cazzo particolarmente “ergonomico” e attraente).
Però c’è sempre interscambiabilità. Voglio dire, per quanto uno possa essere bono, i boni se jéttano, ossia – traducendo – reputo siano comunque in sovrannumero.
Magari io non piacerei a tutti, ma a una certa percentuale sicuramente, per cui…

L’amore, invece, non può darmelo una persona qualunque.
Se andare a prendere un caffè con uno sconosciuto è diverso dal farlo con una persona cara, penso che questo debba, a maggior ragione, valere per l’unione fisica.



Questo è un post di admin scritto in data 4 Febbraio 2012 alle ore 09:15 e appartiene alla categoria Personale. Puoi seguire i commenti a quest'articolo attraverso un feed apposito. Sei invitato a lasciare un commento. Non è consentito il ping.

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